RISO ED INDICE GLICEMICO
Solo riso nella dieta grazie!
Ma è davvero così?
Il riso raffinato bollito ha un indice glicemico molto alto per cui una volta consumato, porta ad un aumento molto rapido della glicemia nel sangue. Una condizione che alla lunga può essere deleteria per la salute.
Per cui è necessario optare per altre tipologie di riso come quello venere, rosso, integrale o semi-integrale.
Esistono poi altre due strategie per rendere ancor di più il riso un buon amico della nostra glicemia.
La prima prevede l’associazione di fibra (verdura e ortaggi di stagione), grassi (olio extravergine d’oliva o frutta secca a guscio) e proteine (carne bianca, pesce, legumi, uova, albume, formaggi e carne rossa con la giusta frequenza settimanale) alla porzione di riso.
La seconda invece è inerente al tipo di cottura, il riso al dente ha un effetto sulla glicemia più moderato.
Ed il riso basmati? Quello “degli sportivi”?
Ha un indice glicemico più basso rispetto a quello bianco raffinato bollito, un 56-69 contro un 89. Anche in questo caso però, per aiutare la glicemia è necessario mettere in pratica le strategie sopra riportate e quindi optare per dei piatti unici a base di riso leggermente al dente, verdura, proteine e olio.